frasi aforismi,sms sull'amore ed amicizia
2 partecipanti
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.....genny......
benvenuta....... anna dice che si possono aprire varie discussioni.....
Anissa- Messaggi : 243
Data di iscrizione : 03.07.08
Località : Vicenza
prospettive:bianco o nero?
Bianco o Nero?
Quando ero alle elementari, ebbi un grave litigio con un ragazzo della mia classe. Ho dimenticato il motivo della lite, ma non potrò dimenticare ciò che imparai quel giorno.
Ero convinta che lui avesse torto e io ragione e lui era almeno altrettanto convinto che io avessi torto e lui ragione. L'insegnante decise di insegnarci qualcosa di molto importante. Ci portò davanti alla classe e ci fece mettere lui da un lato della cattedra e me dall'altro. In mezzo alla cattedra sistemò un grande oggetto rotondo.
Potevo vedere chiaramente che era nero. L'insegnante chiese al mio compagno di che colore fosse l'oggetto. «Bianco» rispose lui. Non riuscivo a credere che sostenesse che quell' oggetto fosse bianco, quando era chiaramente nero! Iniziammo di nuovo a litigare, questa volta riguardo al colore dell'oggetto. Poi l'insegnante mi disse di andare al posto del mio compagno e fece venire lui dove ero stata io. Ci scambiammo di posto, e poi la maestra mi chiese di che colore fosse l'oggetto. Dovetti rispondere: «Bianco». I due lati dell'oggetto erano di diverso colore, e da quel punto di vista l'oggetto era bianco. Era nero solo dal mio lato.
La mia maestra mi insegnò qualcosa di veramente importante quel giorno: devi metterti nei panni degli altri e guardare le situazioni dal loro punto di vista per capire davvero la loro prospettiva.
Quando ero alle elementari, ebbi un grave litigio con un ragazzo della mia classe. Ho dimenticato il motivo della lite, ma non potrò dimenticare ciò che imparai quel giorno.
Ero convinta che lui avesse torto e io ragione e lui era almeno altrettanto convinto che io avessi torto e lui ragione. L'insegnante decise di insegnarci qualcosa di molto importante. Ci portò davanti alla classe e ci fece mettere lui da un lato della cattedra e me dall'altro. In mezzo alla cattedra sistemò un grande oggetto rotondo.
Potevo vedere chiaramente che era nero. L'insegnante chiese al mio compagno di che colore fosse l'oggetto. «Bianco» rispose lui. Non riuscivo a credere che sostenesse che quell' oggetto fosse bianco, quando era chiaramente nero! Iniziammo di nuovo a litigare, questa volta riguardo al colore dell'oggetto. Poi l'insegnante mi disse di andare al posto del mio compagno e fece venire lui dove ero stata io. Ci scambiammo di posto, e poi la maestra mi chiese di che colore fosse l'oggetto. Dovetti rispondere: «Bianco». I due lati dell'oggetto erano di diverso colore, e da quel punto di vista l'oggetto era bianco. Era nero solo dal mio lato.
La mia maestra mi insegnò qualcosa di veramente importante quel giorno: devi metterti nei panni degli altri e guardare le situazioni dal loro punto di vista per capire davvero la loro prospettiva.
il coraggio di cambiare
Il coraggio di scegliere
"Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito. <non ce la faccio più!Questa vita mi è insopportabile" Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: "queste sono le tue sofferenze"Tutta l'acqua del bicchiere s'intorbidì e s'insudiciò. Il maestro la buttò via. Poi prese un altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all'uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare. La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com'era prima. "Vedi?" spiegò il maestro "Ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d'acqua o il mare""
Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio. Non la stupida spavalderia, la temerarietà incosciente, ma il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente "Da qualche parte certamente c'è una soluzione ed io la troverò" come si dice "non perdiamoci in un bicchier d'acqua
"Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito. <non ce la faccio più!Questa vita mi è insopportabile" Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: "queste sono le tue sofferenze"Tutta l'acqua del bicchiere s'intorbidì e s'insudiciò. Il maestro la buttò via. Poi prese un altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all'uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare. La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com'era prima. "Vedi?" spiegò il maestro "Ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d'acqua o il mare""
Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio. Non la stupida spavalderia, la temerarietà incosciente, ma il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente "Da qualche parte certamente c'è una soluzione ed io la troverò" come si dice "non perdiamoci in un bicchier d'acqua
fortuna o sfortuna?
Nasrudin trovò un sacchetto di monete,le tenne con se e alla prima occasione
comprò un cavallo e una bellissima sella.
Tutti quelli che lo incontravano lo salutavano con reverenza,
e qualcuno lo salutava dicendo: "uomo fortunato, beato te!".
A un certo punto il cavallo si imbizzarrì e, scaraventandolo a terra, scappò.
Nasrudin così si ritrovò con una gamba rotta e senza cavallo nè sella...
in più nessuno lo volle più salutare.
Un giovane gentile e buono però si fermò e gli chiese dell'accaduto.
Gli ripose Asrudin: "Vedi, la fortuna e la sfortuna sono punti di vista.
Un'ora fa ero fortunato ad avere un cavallo e una sella,
poi a causa dello stesso cavallo ero in disgrazia e ora,
grazie a quel cavallo, ti ho conosciuto".
comprò un cavallo e una bellissima sella.
Tutti quelli che lo incontravano lo salutavano con reverenza,
e qualcuno lo salutava dicendo: "uomo fortunato, beato te!".
A un certo punto il cavallo si imbizzarrì e, scaraventandolo a terra, scappò.
Nasrudin così si ritrovò con una gamba rotta e senza cavallo nè sella...
in più nessuno lo volle più salutare.
Un giovane gentile e buono però si fermò e gli chiese dell'accaduto.
Gli ripose Asrudin: "Vedi, la fortuna e la sfortuna sono punti di vista.
Un'ora fa ero fortunato ad avere un cavallo e una sella,
poi a causa dello stesso cavallo ero in disgrazia e ora,
grazie a quel cavallo, ti ho conosciuto".
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